Il sito Digiconomist ha verificato il trend di consumo energetico associato alla creazione di Bitcoin nel mese di ottobre. L’incremento della criptomoneta in circolazione sembra registrare un tasso di crescita vertiginoso e costante. Il mining di Bitcoin (una sorta di “coniatura” della moneta virtuale”, che avviene risolvendo i blocchi della blockchain, è un processo che prevede calcoli impegnativi e risoluzioni di algoritmi complessi. Le macchine impiegate, messe sotto sforzo, consumano ingenti quantità di elettricità, primo vero fabbisogno necessario a garantirne la corretta diffusione. La correlazione tra diffusione della moneta virtuale e consumo energetico è quindi evidente, così come lo sono gli effetti deleteri per l’ambiente, a partire dal rilascio di anidride carbonica nell’atmosfera.